#04. Il teorema della carne morta

Roberto era un bravo venditore, capace di proporre, sapeva ascoltare le esigenze dei clienti, disponibile col capo, chiudeva 6 vendite su 7 alla settimana. Roberto voleva però vendere felpe di Stone Island, era un po’ stanco del mondo della cerimonia. Arriva l’occasione di cambiare aria e quindi anche di dare il preavviso, da bravo capace e disponibile in soli 5 minuti diventa traditore, inutile e “finalmente ci si libera di lui”. È terribile come una persona venga apprezzata solo per quello che fa e non per quello che è, e che vale.

Per Roberto iniziano 15 giorni di invisibilità, a volte il capo tradito può essere veramente sadico. Pulizie del magazzino, del giardino, viaggi in discarica e riorganizzazione delle giacenze, minimo scambio con i colleghi, potrebbero esserci fughe di notizie.

Anche a me queste cose sono successe spesse volte: da licenziato ho dovuto gestire la gogna di chi andava via e da capo ho perso persone importanti che continuo a stimare per il tempo e la fiducia che mi è stata data, ma anche per aver condiviso un pezzo di vita assieme. Si cerca sempre di reggere il colpo di chi vuole andare via ma non è sempre facile. Mille sono le emozioni che ti coinvolgono, imprevedibili le reazioni quando ti senti dire “ti devo parlare”. Tutto ciò che viene dopo forse non è quello che vorresti sentire, ma è il momento di ascoltare e di andare oltre.

Per fortuna che queste cose ti fanno capire quanto tieni a certe persone e come si può costruire un futuro anche dopo e non solo perché ci si lavorava assieme. Io sono sempre felice per chi vuole andare avanti, fare dell’altro, sono sempre stato sostenitore per chi vuole fare, molto meno per chi non vede più il piatto dove ha mangiato. Io il mio impegno per non applicare il teorema ce lo metto sempre.